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L’alcol aiuta nella seduzione? Una domanda legittima, dal momento in cui molto spesso le occasioni per conoscere nuove persone sono proprio quelle in cui gli alcolici abbondano. Le serate nei locali, un’aperitivo con la persona che ti interessa, una cena romantica: tutte situazioni in cui un bicchiere può facilmente tirare l’altro, specie se accompagnato da una conversazione piacevole o da buona musica.
Specialmente il vino, la birra e gli aperitivi sono il fluidificante dei rapporti sociali tra noi esseri umani dai tempi della loro invenzione. Non è un caso che, tra le divinità greche e romane, il dio del vino sia sempre stato anche quello della seduzione e del sesso. Questo binomio, in piedi da almeno 2.500 anni, tra due guerre mondiali e tre rivoluzioni industriali è rimasto in piedi ora come allora.
Ovviamente, dall’altra parte, troppo alcol è un problema. Non c’è bisogno di spiegarne le motivazioni, basta aver alzato il gomito un po’ troppo almeno una volta per sapere come ci si sente a tentare di comunicare in modo efficace nel bel mezzo di una sbronza. Come molto spesso accade nel mondo della seduzione, questo è un fattore che può giocare un ruolo interessante ma che va ben gestito per essere efficace.
In questa nuova pubblicazione vogliamo darti qualche consiglio utile, tratto dalla nostra esperienza, da portare con te la prossima volta che farai un aperitivo con una persona che ti interessa.

Dimmi cosa bevi e ti dirò chi sei
Adattare quello che beviamo alle circostanze è piuttosto importante, sia per non fare brutta figura che per farci un’idea su chi abbiamo di fronte.
Idealmente, ad un appuntamento romantico è meglio evitare in qualsiasi contesto i superalcolici. Se decidete di andare in discoteca si può fare eccezione, ma in qualsiasi altro contesto è meglio tenersi più sul leggero. Anche la birra, fuori dal contesto della pizzeria, è una cosa da evitare. Rappresenta troppo lo stereotipo della cosa che gli uomini bevono tra amici, svaccati sul divano, davanti alla partita. Il Principe Azzurro non beveva né Moretti né Ceres, per lo meno non davanti a Biancaneve.
A cena, sempre con l’eccezione della pizzeria, la cosa migliore è ordinare vino. Tendenzialmente lo si abbina ai piatti ordinati (vino bianco con il pesce, vino rosso con la carne rossa, e così via), ma non è necessariamente la cosa migliore da fare. Molte persone amano solo il rosso, oppure solo il bianco, oppure solo un certo tipo di vino. Insomma, è sempre meglio chiedere all’altra persona se si vogliono seguire gli abbinamenti tradizionali oppure no.
Quanto bere?
Non si può negare che dopo uno o due bicchieri la lingua si sciolga. Si parla più facilmente e di tante cose, si ha più coraggio nel fare complimenti e apprezzamenti, si è più portati alle risate e ci si assicura un buon tempo in compagnia. Fino a questo status di dignitosamente brilli ci si può considerare all’interno dei limiti virtuosi.
Anche solo un bicchiere di troppo, però, può spezzare questo equilibrio e farci cadere nell’eccesso. Eccesso che significa sentirsi poco bene, avere movimenti goffi, parlare a vanvera e risultare davvero fuori luogo. La brutta figura è assicurata, anche se può andarci bene nel caso in cui l’altra persona decida di prenderla sul ridere.
Specialmente durante i primi appuntamenti è meglio non fare la figura di chi beve troppo, anche se poi magari non è così al di fuori di quelle poche occasioni in cui ci si ritrova in un contesto particolarmente favorevole alle bevute.
Un’altra cosa da tenere a mente è che non è bello bere sensibilmente più dell’altra persona. Se lei si ferma al primo bicchiere, ordinare il quarto non è proprio una gran cosa.
Questo è vero soprattutto se ti capita di uscire con una persona che non beve; il fatto che lei non lo faccia non deve impedirti di essere te stesso, ma sarebbe meglio fermarsi al secondo bicchiere di vino o al primo drink. Conoscendosi meglio ci sarà occasione di parlarne, ma in un primo momento la quantità di alcol che scorre in una serata funge anche da metro di giudizio per la prima impressione.
Consigli utili
Abbiamo cercato di ordinare bene le idee per dare un nome più interessante al paragrafo, ma in fondo non c’è niente che le unisca e quindi eccoci qui: un elenco puntato di consigli che possono servirti. Sul serio, facci caso:
- Se devi accompagnare a casa l’altra persona, cerca di bere poco e niente. Specialmente quando non vi conoscete, non è bello fare la figura di quello che non ha problemi a mettere a rischio la sua vita per un calice di prosecco in più.
- Nel caso in cui sia l’altra persona ad invitarti a casa, è bello presentarsi con una bottiglia in mano. Potrete berla insieme e potrebbe essere il primo argomento della serata
- Chiedi all’altra persona che cosa le piacerebbe bere ed ordina tu. Fa sempre piacere.
- Suggerire un vino o un drink particolare, cose di cui ti puoi informare su Google 10 minuti prima di uscire di casa, ti dà un appeal sofisticato. Pensaci.
- Se ordinate una bottiglia, butta un occhio sul suo bicchiere e, quando è vuoto, pensaci tu. I galantuomini oggi scarseggiano, ma sono sempre molto richiesti.
Questi consigli, ed in generale tutte le informazioni di questa guida, sono ovviamente generici e non tengono conto di una cosa molto importante: adattarsi al contesto e alla persona che hai di fronte è sempre fondamentale. Se esci con un donna musulmana o con un architetto hipster che frequenta i Navigli di Milano, probabilmente avranno due atteggiamenti diversi nei confronti del cosa e quanto bere.
